Scritto da Administrator. Postato in Web marketing, Seo e Social Marketing: Notizie Consigli e Guide.

7 cose da evitare per posizionarsi meglio su Google

Come posso migliorare il posizionamento del mio sito Web?

Prima di tutto facendo in modo che sia ben visto da Google. E per avere una buona reputazione da parte di Google sappiamo che è fondamentale creare contenuti di qualità, unici ed interessanti. 

Però l'idea di  contenuti di qualità è in gran parte soggettivo. Tutti gli utenti sono diversi e trovano diversi tipi di contenuti di valore e interessanti. Ci sono molti fattori che potrebbero portare a considerare un contenuto importante da Google e altri motori di ricerca, per cui è sempre più complicato capire ciò che funziona davvero. 

Però c'è una cosa di cui siamo completamente certi: ciò che Google e l'utente generale di Internet non sopporta.

Possiamo quindi partire da questo per migliorare il posizionamento del nostro sito web.

I 7 errori più comunemente commessi che peggiorano il posizionamento del vostro sito web

Ci sono una serie di cose che una percentuale enorme di aziende includono nel loro contenuto, senza sapere di stare danneggiando la possibilità di posizionamento su Google. Qui di seguito trovate l'elenco delle 7 cose odiate di più da Google e dagli utenti del web che non vi permettono di migliorare il posizionamento del vostro sito web.

1. Attenzione a non trasformare il vostro sito web in una bacheca di annunci

C'è un algoritmo di Google introdotto dal 2017 che  penalizza i siti web che hanno troppi annunci. La ragione? Rende difficile per i lettori capire cosa riguarda esattamente il vostro sito web.  

Soprattutto quando gli annunci presenti non ci incastrano nulla con la tematica del vostro sito web, in quanto gli utenti saranno confusi e saranno portati ad abbondare il sito per andare a cercare un sito web che offre maggiore chiarezza e coerenza.

Invece di trasformare il vostro contenuto in un annuncio, create qualcosa di veramente utile per i potenziali lettori e clienti.

2. Autoplay Video

YouTube, Facebook e Twitter hanno tutti introdotto funzioni video autoplay nonostante sia una caratteristica che nessuno vuole. 

Un video con riproduzione automatica di solito crea panico nell'utente che si chiede: da dove proviene questo rumore? Come faccio a farlo smettere? Il video che parte automaticamente è invadente e viene percepito come spam dall'utente, che sarà portato a decidere di non tornare mai più sul sito.  Questo riduce il tempo medio trascorso sul vostro sito web e quindi la qualità del vostro sito agli occhi di Google.

3. Pubblicità in movimento

Essere accolti con una barra laterale piena di pubblicità in movimento è qualcosa di antipatico, che sa molto di spam. La metodologia di marketing tradizionale si insegnerà che una pubblicità in movimento è l'oro in quanto attira gli occhi degli utenti per l'annuncio. La pubblicità di ultima generazione invece sostiene che il consumatore si è evoluto è non più attratto da pubblicità ovvia. 

La pubblicità in movimento è di ostacolo alla lettura dell'articolo e favorisce l'abbandono del sito web da parte dell'utente. 

Sapete già  che questo impatta negativamente sul posizionamento del vostro sito web.

Leggi anche: 6 consigli per posizionarsi su Google

4. Mancanza di risposta alla  domanda

Secondo SEO Dio, Rand Fishkin, una cosa che Google odia davvero, è quando si pretende di  rispondere a una domanda, ma non lo si fa. Questo può accadere per  una serie di motivi, ad esempio, si sta riempiendo il contenuto con le informazioni che non rispondono direttamente  alla richiesta. Google definisce questo 'Pogosticking'.

5. Collegamento a fonti deboli

Gli algoritmi di Google stanno diventando più intelligenti e stanno controllando anche le tue fonti. 
Quando ci si collega a un sito web che si sta citando come fonte, date il vostro sigillo di approvazione. Se ci si collega ai contenuti senza controllare la sua credibilità o  qualità, Google penserà che il vostro sito web è dello stesso calibro del sito web a cui avete fatto riferimento. Questo può diminuire la vostra autorità di dominio e peggiorare il vostro posizionamento su Google.

6. Basso numero di parole

Se il contenuto è ridotto, è abbastanza ovvio che non avete impiegato un sacco di tempo, di ricerca o di pensiero in ciò che si sta scrivendo. Come si può informare correttamente qualcuno se si condivide solo 50 parole per post sul blog? Google penalizza coloro che pubblicano post brevi in quanto non possono avere per la loro brevità una vera valenza informativa/educativa.

7. Non copiare i contenuti dagli altri

Il furto di contenuti viene penalizzato anche da Google, che apprezza solo contenuti unici.

Nel  2012 Google ha introdotto un algoritmo che penalizza siti web che utilizzano contenuti copiati.  Se avete difficoltà nello scrivere il consiglio è quello di rivolgersi ad agenzie di digital marketing che possono farlo per voi.